venerdì 21 dicembre 2007

Personalizzazione di una Debian Live

Come promesso nel precedente articolo, cercherò ora di descrivere come ho fatto per personalizzare la nuova distribuzione.

Una volta lanciato lh_config, si è creata una sottocartella che si chiama "config/" e dentro ci troveremo

  • binary (si occupa della personalizzazione del sistema live vero e proprio)

  • bootstrap (tutto quello che riguarda il bootstrap, diciamo il sistema di avvio)

  • chroot (imposta il comportamento del chroot, in pratica una sorta di postproduzione manuale alle varie automazioni svolte dal live-helper)

  • common (vari aspetti comuni a tutto il processo di live-helper)

  • source (si prende cura di eventuali sorgenti, non mi ha interessato per questa volta)

  • più svariate cartelle ognuna con una loro funzione specifica


ora... questi file sono personalizzabili manualmente con un qualsiasi editor di testi oppure da riga di comando attraverso parametri specifici (es.: lh_config --debian-installer disabled disabiliterà l'installatore debian andando a cambiare LH_DEBIAN_INSTALLER= nel file binary)

giovedì 22 novembre 2007

BarbalinuX l'inizio

Dopo la nota vicenda MaiolinuX, sono al secondo tentativo di farmi una Distro personalizzata live. Questa volta il metodo cade sulla personalizzazione di una Debian Live. Visto che sto elaborando il tutto mentre sto scrivendo, faccio un piccolo riassunto di quello che ho fatto fino ad ora:

  1. Preparare il PC sul quale crearmi la distro

    • In ufficio purtroppo per motivi di lavoro siamo costretti ad usare WindowsXP 64bit, ed avevo iniziato ad usare virtualbox (visto che aveva rilasciato anche la versione x64) per virtualizzarmi una debian, salvo poi scoprire una volta preparato il tutto che odiava la mia chiavetta USB ed immancabilmente mi dava una bella schermata blu.

    • Passare quindi al fidato vmware, tanto è diventato opensource pure lui.

    • Installare una debian minima con solo xfce e qemu



  2. Scaricare live-helper con aptitude, con relativi pacchetti consigliati e raccomandati quindi nella directory dove volevo farmi la mia bella newdistro digitare:
    $ lh_config
    $ sudo lh_build
    $ qemu -cdrom binary.iso

  3. così mi si è avviata la nuova distro allo stadio embrionale

  4. Ora la sto personalizzando la prossima volta vi spiego come


Ciao MaiuZ

lunedì 20 agosto 2007

Morphix questo (semi)sconosciuto

Bhe dopo un po' che non ci si sentiva eccomi di nuovo qui a raccontarvi la storiella di MaiolinuX.
Inizialmente volevo usare direttamente Debian live project, ma l'ho trovato ancora un po' immaturo e macchinoso per quello che volevo fare, quindi sono tornato ad utilizzare Morphix questa geniale distribuzione, che altro non serve se non a far da base facilmente personalizzabile ad altre distribuzioni.

La peculiarità di Morphix è la sua struttura modulare, in pratica suddividere la distribuzione (generalmente monolitica sui liveCD, leggasi Knoppix) in tanti moduli a seconda delle esigenze. Detto ciò in realtà io non ho sfruttato più di tanto questa sua peculiarità, ma la facilità con la quale è stato possibile realizzare il liveCD attraverso i mezzi che Morphix mi ha messo a disposizione. In particolare:

  • isomaker, con il quale ho realizzato il modulo di base, in pratica il motore del liveCD. Per fare ciò ho adattato un modello xml che ho reperito sul sito di morphix stesso e l'ho adattato alle mie esigenze (in questo caso basarmi sulla testing di debian per una maggior stabilità del sistema live);

  • mmaker, con il quale ho realizzato il modulo principale della distribuzione, sempre attraverso un modello xml dentro al quale sono andato a "scegliere" gli applicativi da installare sul liveCD;

  • morphix-chroot, che in realtà è uno script che servirebbe per modificare un modulo già compresso, ma a me è servito per realizzare un piccolo script con il quale personalizzare più semplicemente la copia del modulo principale non compresso che avevo realizzato con mmaker; module-builder, con il quale ho compresso il modulo principale;

  • make-mini, con il quale ho creato il mini-modulo della cartella home, nella quale sono salvate tutte le personalizzazioni grafiche e non del liveCD che riguardano l'utente finale;

  • isomorph, con il quale ho assemblato il tutto in un unico file iso;

  • morphix-rebrand, per personalizzare l'aspetto e le scritte del sistema d'avvio di MaiolinuX


La prossima volta vi dirò quali e come ho scelto gli applicativi di MaiolinuX.

mercoledì 4 luglio 2007

Perché Debian

Ho scelto di basare la mia distro su Debian semplicemente perché per me è l'essenza di linux, completamente libero, come l'acqua. Magari non sarà semplicissimo da installare/personalizzare/configurare (anche se io non trovo difficoltà superiori a quelle che si potrebbero trovare con altri S.O.), ma sopratutto è "supercompleto". Ha tutto! migliaia di programmi che si possono tranquillamente installare, ormai, veramente semplicemente.

La comunità che sta dietro a Debian è veramente fantastica, basta cercare un attimo su internet per trovare qualsiasi tipo di info necessaria.

Inizia l'avventura

E così inizia anche il MIO blog (o meglio diario se volete), lo hanno ormai tutti, ne avevo iniziato uno anch'io, ma si sa com'è non avendo nulla da scrivere è bello che morto da un pezzo.
Stavolta sono più speranzoso in quanto HO VERAMENTE qualcosa da raccontare, la nascita e la crescita di MaiolinuX! Poi si vedrà.

In realtà l'avventura era iniziata qualche mese fa, complice la noia mortale la sera in televisione, ho installato su un vecchio portatile "Debian", cosa che mi ha impegnato non poco visto che come al solito io parto dalla parte più difficile della scalata, provando ad installare una unstable via net, tenete presente che ero a digiuno da linux da almeno un paio d'anni e comunque ero e sono tutt'ora un "principiante" autodidatta.
Chiaramente non partiva una cippa (quindi se volete provare una cosa del genere vi consiglio vivamente un netinst da testing ed eventualmente upgrade successivo).
Sono poi passato a "Dreamlinux", molto carino graficamente, ma al primo aggiornamento si è spallato un po' tutto, al che mi sono imposto di trasformare graficamente debian simil dreamlinux.

Come al solito ne ho parlato con amici e subito: "ma se è tanto carino sto linux perché non me lo fai vedere", oppure... "è solo una perdita di tempo... nessuno ti da niente per niente".

Ho pensato se Dreamlinux partiva live e su qualsiasi PC perché non farmi anch'io una distro personale con cui stupire gli amici? Ma soprattutto volevo fare un regalo speciale a una persona speciale...
e così è iniziata l'avventura, che vi racconterò dilazionata nel tempo perché la distro in realtà è quasi pronta, mentre il blog è appena iniziato ;-P